Che cos’è un irrigatore statico o dinamico?
Un giardino incantevole, un orto florido e prospero.
Per ottenere uno spazio verde sempre rigoglioso, è fondamentale prendersi cura in modo particolare dell’innaffiatura tramite irrigazione.
Esiste un sistema giusto per ogni progetto outdoor.
Gli irrigatori da giardino a scomparsa, chiamati anche ‘pop up’, sono costituiti da una rete sotterranea di tubi, quasi invisibili, che collegano vari irrigatori tra loro.
Quando si aziona l’impianto, gli elementi a scomparsa si sollevano e grazie alla pressione dell’acqua possono innaffiare una buona porzione di terra.
Rientreranno a filo terreno, scomparendo dalla vista, una volta completata l’operazione d’irrorare il terreno d’acqua.
Si può scegliere tra due tipi di irrigatori a scomparsa: quelli statici e quelli dinamici.
È importante sapere che queste due tipologie erogano differente quantità di acqua al minuto, quindi non si possono utilizzare irrigatori statici e dinamici nella stessa area del vostro giardino.
E questa non è la sola differenza di cui tenere conto parlando di irrigatore statico o dinamico.
Meglio irrigatore statico o dinamico?
Scopriamone di più sull’argomento.
In questo articolo parliamo di
Come sono fatti gli irrigatori statici
Gli irrigatori statici, come suggerisce il nome, non hanno parti che si muovono durante l’irrigazione.
Hanno uno o più angoli, che sono regolabili preliminarmente.
In genere l’angolo fisso di irrigazione è di 90, 180 o 360 gradi.
In caso di angolo variabile invece, il sistema sarà dotato di regolazione manuale, e basterà sistemarlo in modo che il getto raggiunga la sezione che vogliamo bagnare.
Come sono fatti gli irrigatori dinamici
Gli irrigatori dinamici hanno un cilindro che ruota su se stesso e direziona un ugello consentendo all’acqua di avere un flusso direzionato.
L’angolo che copre l’irrigatore è regolabile in base alle esigenze e ai bisogni di ciascun giardino e campo.
Fra gli irrigatori dinamici ce ne sono alcuni piuttosto innovativi, che sono definiti multi-stream.
Essi hanno una particolarità, perché sono caratterizzati dal fatto che più flussi d’acqua ruotano uno dopo l’altro.
Sono dei dispositivi davvero incredibili, visto che l’acqua può raggiungere da un minimo di 2,5 fino ad un massimo di 19 metri di distanza.
Da questo punto di vista la peculiarità del fatto di essere dinamici è molto importante, specialmente se facciamo un confronto con gli irrigatori di tipo tradizionale, che per raggiungere una distanza superiore a 6 metri richiedono una più elevata pressione di acqua.
Ma può un irrigatore di tipo tradizionale, statico, essere trasformato in dinamico?
Negli ultimi tempi questa soluzione viene trovata attraverso l’introduzione di una testina rotante che si introduce in un normale irrigatore a spruzzo.
Queste testine riescono a produrre una sorta di nebbia che evapora prima di raggiungere il terreno.
Tutto questo, oltre ad aumentare la distanza dello spruzzo di acqua, ha il vantaggio di ridurre anche gli sprechi idrici.
Questi dispositivi rotanti hanno un raggio di azione che di solito può arrivare ad una distanza compresa tra 4 e 10 metri.
Naturalmente la distanza esatta dipende molto dal modello.
Per quanto riguarda la possibilità di risparmiare l’acqua, si deve tenere conto della distanza da raggiungere e delle caratteristiche del terreno da irrigare.
Non esiste da questo punto di vista una regola generale che può valere per tutti i modelli, infatti bisogna valutare caso per caso.
Naturalmente il risparmio di acqua più accentuato si riscontra mettendo a confronto gli irrigatori dinamici con quelli statici.
Però ci sono anche delle eccezioni, infatti non si può pensare di risparmiare acqua utilizzando un irrigatore statico capace di raggiungere una distanza media come per esempio 1,80 metri con uno dinamico in grado di raggiungere il doppio della distanza.
Comunemente è chiaro che la convinzione è quella che gli irrigatori dinamici siano la soluzione più adatta al risparmio dell’acqua.
Nella concretezza delle situazioni poi bisogna realmente verificare che sia davvero così.
Il funzionamento
Scopriamo il funzionamento di un irrigatore statico o dinamico.
Un impianto di irrigazione è progettato in modo tale da irrorare una, o più sezioni di terreno che hanno bisogno di essere irrigate di acqua.
Questo impianto viene appositamente programmato per innaffiare delle sezioni di terra con frequenza e durata differente. Questa scelta può essere effettuata e registrata dalla centralina di comando, che permette di suddividere l’impianto in zone e di distribuire l’acqua secondo le proprie necessità.
Le stagioni e gli orari possono ovviamente influire sui comandi.
Gli irrigatori, inoltre, sono dotati di sensori per la pioggia, in modo da escludere l’irrigazione in caso stia già piovendo.
Irrigatore statico o dinamico: differenza
Parlando di irrigatore statico o dinamico e differenza da considerare, è necessario fare delle precisazioni.
Gli impianti di irrigazione statici hanno una gettata d’acqua che può variare dai 3 ai 5 metri, quindi sono indicati per spazi ridotti, come giardini, piccoli orti, o cortili.
Al contrario, gli impianti dinamici, hanno una gettata che può coprire fino a 30 metri di lunghezza, e sono quindi considerati idonei per coltivazioni estese e grandi prati.
Anche la pressione è differente. Gli irrigatori statici hanno tra 1 e 3 bar di pressione, mentre quelli dinamici hanno bisogno dai 3 bar in su per funzionare.
Anche i costi da investire cambiano, infatti gli irrigatori statici, molto semplici, e non per questo meno funzionali, costano meno.
Irrigatori statici o dinamici: quale scegliere
Per poter scegliere un irrigatore statico o dinamico, non c’è una regola fissa da seguire, occorre semplicemente capire quale dei due sia più performante rispetto agli spazi che si devono coprire con i loro getti d’acqua.
Se gli spazi sono molto grandi, la soluzione ottimale ricade sugli irrigatori dinamici, poiché riescono a coprire uno spazio maggiore, per potenza e quantità di acqua.
Nel caso lo spazio esterno fosse piccolo, un irrigatore statico è perfetto, direzionando bene il suo getto.
Altro fattore fondamentale per la scelta è il budget.
Occorre considerare non solo la spesa per acquistare l’attrezzatura e per l’installazione, ma anche del dispendio durante l’erogazione dell’acqua.
A parità di tempo di utilizzo infatti i sistemi statici comuneranno più acqua, mentre a parità di acqua, gli irrigatori dinamici hanno bisogno di un tempo più lungo, e quindi consumano maggior energia elettrica.
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